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VERDESATIVA – latte detergente canapa e uva rossa – opinione e INCI

latte detergente canapa e uva rossa verdesativa – caratteristiche

  • Cos’è – latte detergente per la pulizia del viso
  • Cosa promette – funzionale e delicato, rimuove make-up e impurità, dona alla pelle un’aspetto luminoso e compatto ed una sensazione di freschezza e pulito.
  • Prezzo / quantità – 200 ml per 13,50 euro
  • Dove si trova – soprattutto online. Personalmente lo acquisto qui, ma si trova anche qui e qui.
  • OpinioneEccellente

Analisi inci / ingredienti

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La lista INCI del latte detergente canapa e uva rossa di Verdesativa potrebbe essere tranquillamente scambiata per quella di una crema viso ecobiologica dalle proprietà idratanti e lenitive, tanto che si potrebbe utilizzare come fluido idratante d’emergenza senza fare un torto alla pelle.

La base è costituita da acqua, olio di vinaccioli (vitis vinifera seed oil), che si ricava dai semi degli acini d’uva – in questo caso sappiamo che si tratta dell’uva rossa – ed ha un tocco piuttosto leggero, e glicerina, classico ingrediente idratante che contribuisce anche ad evitare che la pelle tiri dopo la detersione.

Inoltre, l’olio di semi di canapa (cannabis sativa seed oil) aumenta la quota grassa del latte detergente e, di conseguenza, la sua capacità di sciogliere lo sporco di natura oleosa depositato sulla pelle, senza privarla del tutto della sua naturale protezione idro-lipidica.
Si tratta di un olio perfettamente sicuro e legale, che peraltro ha eccellenti proprietà antinfiammatorie, ovviamente quando viene utilizzato in preparazioni da applicare senza risciacquo.

Ciò che distingue il latte detergente alla canapa di Verdesativa, e le altre creme detergenti, da una qualsivoglia crema fluida per il viso, risiede nei successivi ingredienti: gli emulsionanti.

Nei prodotti cremosi destinati alla detersione, queste sostanze vengono utilizzate in dosi più abbondanti rispetto a quelle che troveremmo in un trattamento “leave-on”, perché gli emulsionanti aiutano non solo a tenere unita la parte acquosa del prodotto con quella costituita dagli ingredienti grassi, ma coadiuvano anche l’effettiva asportazione dello sporco dalla pelle, al quale si legano.
Il loro meccanismo è simile a quello dei tensioattivi – e d’altronde alcune di queste molecole possono essere utilizzate in entrambi i modi a seconda del tipo di formulazione – ma in un prodotto cremoso a forte base lipidica, dove costituiscono solo una piccola percentuale della formula, la loro azione risulta estremamente delicata.

Nel latte detergente alla canapa Verdesativa troviamo:

  • sodium stearoyl lactilate, emulsionante ecosostenibile che può essere utilizzato anche come tensioattivo molto leggero (e poco lavante) ed è comunemente sfruttato anche nell’industria alimentare, dove lo troviamo come additivo E 481, perché funziona da stabilizzante delle spume e degli emulsionanti grassi – si pensi, ad esempio, alle salse pronte o, come nel nostro caso, alla cosmesi.
  • Cetearyl alcohol, emulsionante lipofilo ecosostenibile, dalla consistenza cerosa, ampiamente utilizzato sia nella cosmesi classica, in quella ecobio e anche per il “fai da te”.
  • Glyceryl stearate, secondo emulsionante lipofilo ecosostenibile.

Il pantenolo, o vitamina B5, migliora l’idratazione cutanea e risulta calmante, per quanto in un prodotto a risciacquo serve soprattutto ad addolcire ulteriormente la detersione.
L’olio di mandorle dolci (Prunus Amygdalus dulcis oil) contribuisce ulteriormente ad un’efficace detersione per affinità, aggiungendosi alla quota grassa del latte detergente di Verdesativa.

Ai fini della pulizia del viso, l’INCI poteva anche concludersi qui. Infatti, ci addentriamo adesso in una selezione di estratti vegetali che, dovendo rimuovere il latte detergente dalla pelle dopo averlo massaggiato al massimo per qualche minuto, non hanno il tempo di esercitare la propria azione in modo tangibile, ma certamente male non fanno.

  • estratto di Viola Mammola o Violetta (Viola Odorata), lenitivo
  • olio essenziale di menta spicata (Mentha Viridis leaf oil), antisettico
  • estratto di foglie di aloe (Aloe Barbadensis), idratante e riparatore
  • olio essenziale di bergamotto (Citrus Aurantium Bergamia fruit oil), antisettico
  • estratto di radici di Altea (Althaea Officinalis), lenitiva e riparatrice
  • estratto di fiori di Calendula (Calendula Officinalis), lenitiva
  • cetriolo (Cucumis Sativus), antiossidante dal profumo non irritante
  • estratto di tiglio (Tilia Cordata), lenitivo e idratante
  • estratto di Verbasco (Verbascum Thapsus), antinfiammatorio e riparatore
  • olio essenziale di limone (Citrus Medica Limonum Fruit oil), antisettico

Salvo allergie specifiche, che purtroppo con la cosmesi vegetale sono sempre un rischio da calcolare sulla base della propria sensibilità cutanea, è evidente come questa selezione di estratti vegetali abbia una spiccata capacità lenitiva, volta a calmare la pelle infiammata.
L’idea è che la pelle venga detersa senza che questa azione sia considerata un insulto alle sue naturali difese.

Nonostante la presenza di tre oli essenziali, l’odore del latte detergente Verdesativa resta comunque molto neutro, segno di dosaggi estremamente contenuti, e l’INCI segnala un solo allergene, il d-Limonene, tipico degli agrumi.

Il sistema conservante è affidato al Sodium dehydroacetate, una molecola ecosostenibile che risulta ben tollerata sulla cute ed evita la proliferazione batterica nel prodotto.
Altrettanto importante è il Tocopheryl succinate, olio sintetizzato da vitamina E e acido succinico, che esplica una potente attività antiossidante contro l’irrancidimento degli oli vegetali presenti in formula.

– Leggi anche – Scommettiamo che non sai lavarti la faccia? – 

  • A chi lo consiglio?

Il latte detergente alla canapa e uva rossa di Verdesativa è adatto ad ogni tipo di pelle, ma in particolare può essere un eccellente avvicinamento a questo tipo di pulizia del viso per coloro che hanno una pelle grassa e hanno timore ad abbandonare i detergenti schiumogeni.

NON è adatto a chi normalmente ha reazioni allergiche al contatto con diversi estratti vegetali, ma al di fuori di questo caso specifico si tratta di un detergente adeguato anche alla cura di pelli delicate.

recensione d’uso

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Il latte detergente canapa e uva rossa di Verdesativa è uno di quei prodotti che riacquisto ciclicamente e a cui sono affezionata per la sua ottima formula ecosostenibile, il prezzo onesto, la consistenza cremosa e piacevole da massaggiare a lungo.

Negli anni la confezione è cambiata fino a diventare quella che si vede in foto, decisamente più elegante che in passato, ma sempre con un difetto: è scomoda.
Il tappo va svitato, la bottiglia va schiacciata per far uscire il prodotto dal dosatore, che invariabilmente bisogna togliere con un coltello per poter finire il latte detergente quando ne rimane poco.
Nulla di terribile, in giro ci sono tantissimi prodotti con confezioni identiche, ma poiché gli ho dato il massimo voto possibile mi prendo anche la libertà di farvi notare ogni minimo, pur marginale, difetto.

L’odore è piacevole, anche se non si tratta di alta profumeria: si sente un pochino l’agrume, una punta verde e io ci sento il profumo della cera d’api, che non c’è perché questo latte detergente è vegano. Comunque, odore naturale non invadente.

La consistenza è cremosa, morbida come un gel e densa come la crema pasticcera, molto umettante sulla pelle, non grassa.

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Credo tutti sappiano come si usa un latte detergente, ma so per esperienza che è meglio non dare nulla per scontato.
Il latte detergente alla canapa Verdesativa si utilizza dopo aver tolto il grosso del make-up con uno struccante apposito e comunque come ultimo step della pulizia in più fasi, dopo l’eventuale burro o olio detergente di propria preferenza, per rifinire e rimuovere ogni residuo dal viso.

Se non ci si trucca, non si passa molto tempo all’aperto e non si vive in zone molto inquinate, può anche essere l’unico prodotto della pulizia del viso, soprattutto per pelli miste-grasse.

Si massaggia bene per attirare in superficie tutti i residui oleosi presenti sulla pelle – io mi aiuto con il Foreo Luna mini (questo), che uso da diversi anni ma non è indispensabile – in modo che anche la cheratina e il sebo non restino accumulati nei pori.

Poi si prende un panno in mussola pulito, che si bagna con acqua tiepida, e lo si appoggia qualche secondo sul viso, in modo da sentire un leggero tepore.
Con attenzione a passare delicatamente su ogni zona del viso, si rimuove il detergente con la mussola.

Le lavette in mussola sono sottili quadrati di tessuto garzato, leggermente ruvido, che intrappola il detergente e porta via tutto, senza lasciare nessun residuo di sporco o di unto.
Ad esempio, queste di Ren sono un po’ più ruvide e adatte a chi ha una pelle più resistente. Per chi arriva dai detergenti schiumogeni vanno benissimo.
Le mie preferite sono invece queste della Little Bamboo, che sono pensate come salviette lavabili per la pulizia dei neonati e risultano perfette per chi ha, invece, una pelle da trattare con molta cautela, perché delicata o, come nel mio caso, perché già trattata con una skincare invasiva. Funzionano altrettanto bene, ma grattano un pochino meno.

Seguendo questi step, la pelle sarà perfettamente detersa, morbida, e soprattutto, rispetto ai detergenti schiumogeni, viene aggredita meno e spesso non tira più dopo la pulizia.

In situazioni di assoluta stanchezza, mi è anche capitato di utilizzare il latte detergente alla canapa Verdesativa per struccare e detergere in un solo passaggio: toglie egregiamente il mascara e l’eyeliner, e soprattutto con l’ausilio della lavetta in mussola si riesce a fare un egregio lavoro, che soddisferà anche le più pigre. Una sola passata non è mai perfetta per togliere ogni traccia di trucco dagli occhi, ma certe sere l’unica cosa importante è pulire il viso il più velocemente possibile e andare a letto senza make-up in faccia.

Come dicevo all’inizio dell’analisi INCI, la formula di questo latte detergente potrebbe tranquillamente essere spacciata per quella di una crema viso: in situazioni di emergenza, si può usare anche per idratare la pelle, ad esempio dopo lo shampoo se il viso tira e la skincare non è a portata di mano.

opinione conclusiva

A fronte di difetti marginali, come la scomodità del flacone, il latte detergente Verdesativa offre una formula piacevole e funzionale, ma soprattutto completamente biodegradabile, cosa importante quando si parla di prodotti a risciacquo perché vanno direttamente nello scarico e, si spera, nel ciclo di depurazione delle acque.

Il fatto che sia formulato in modo da riuscire anche a struccare egregiamente senza aggredire neppure la delicata zona del contorno occhi, senza bruciare, è un valore aggiunto.
Considerato anche il prezzo e le certificazioni, non poteva che meritare la massima valutazione possibile.

  • Rispetta il claim dell’azienda? Sì. Dopo l’uso del latte detergente alla canapa di Verdesativa, la pelle risulta molto ben pulita, anche dalle impurità come il sebo ossidato che talvolta si accumula all’apertura dei pori durante la giornata. Questo le dà certamente un espetto più luminoso e compatto.
  • Ecosostenibile / dermocompatibile? Si, formula ecologica e dermoaffine.
  • Certificato ecobio / cosmetico biologico? Certificato AIAB, QC cosmesi.
  • Vegan? Si, certificato Vegan
  • PAO – da consumare entro 12 MESI dall’apertura
  • Per cute sensibile? Va bene per pelle moderatamente sensibile: la formula è nickel tested e testata dermatologicamente, lenitiva, contiene il solo allergene degli oli essenziali di agrumi. Il sistema conservante è ben tollerato.

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Dorothy Danielle 🌺

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7 pensieri su “VERDESATIVA – latte detergente canapa e uva rossa – opinione e INCI

  1. Alessia says:

    Ciao Dorothy, grazie per ke tue indicazioni e recensioni dettagliate, grazie a te a 47 anni ho finalmente imparato a detergere correttamente il viso… meglio tardi che mai!
    Avrei una domanda: la prima passata di olio va rimossa riscuacquando con acqua? Oppure devo passare direttamente il latte detergente sopra l’olio e poi rimuovere tutto insieme con il pannetto e il risciacquo finale?

  2. Federica says:

    Ho usato il detergente di questa marca con il tuo servizio di consulenza cosmetica online. Non ricordo specificatamente se era proprio questo, ma mi pare di si. Mi ero trovata veramente bene!

  3. Ippolita says:

    Grazie Dorothy per la dettagliata recensione
    Pensi che questo latte possa andare bene anche per chi, come me ultimamente, sta notando che la pelle reagisce con rossori all’uso di prodotti?

    • Dorothy says:

      Ciao Ippolita, grazie a te per aver apprezzato questo lavoro!
      Bisogna capire se il rossore è dovuto ad allergia a qualcosa, oppure è un bruciore dovuto ad una cute non proprio integra (può capitare col freddo, con i detergenti aggressivi, ma anche con l’uso di acidi e retinoidi).
      Nel primo caso, è importante capire se hai allergie a qualche vegetale qui elencato. In quel caso, evita e passa oltre.
      In ogni altra situazione va benissimo, è un prodotto ben tollerato anche sulla pelle irritata dai retinoidi.
      A presto!
      Dorothy

  4. Paola says:

    Buongiorno Dorothy,
    Leggendo questa recensione mi è venuto un dubbio: se alcuni emulsionanti possono indossare i panni del tensioattivo come nella formulazione di questo interessante latte, può essere la stessa cosa per i tensioattivi (polyglyceryl-5 oleate, sodium cocoyl glutamate, coco-betaine, capyloyl glycine, tanto per citarne alcuni) che ultimamente mi è capitato di trovare in fondo agli INCI di più di un tonico “a pallino verde” che si dichiara idratante e/o lenitivo e che non prevede la necessità di risciacquo (anche perché altrimenti che tonico sarebbe)? Possano anche loro avere un uso diverso da quello per cui sono nati?
    Perché a me, sinceramente, non piace molto l’idea che siano dentro un prodotto che deve rimanere sulla faccia e dovrebbe contribuire al trattamento della pelle e trovo un po’ inquietante che, agitando il flacone, si produca tanta schiuma quanto quella delle acque micellari. Insomma, da quando ho un po’ più di coscienza (e conoscenza) cosmetica faccio molta fatica a trovare un buon tonico viso al di fuori dei soliti noti. Ti ringrazio per l’attenzione, a presto.

    • Dorothy says:

      Ciao Paola,
      Queste molecole si utilizzano anche come solubilizzanti/solventi per inserire in formula senza difficoltà alcuni ingredienti, non creano nessun tipo di problema se le dosi sono davvero minime, tanto che è piuttosto comune trovarli non solo nei tonici più complessi, ma anche nella skincare leave on.
      La prova della schiuma lascia il tempo che trova: se agito un idrolato di rosa che non contiene nessun solvente/ tensioattivo/ emulsionante… fa schiuma comunque.
      É anche vero che di tonici formulati male ne troviamo in abbondanza, ma non ho abbastanza informazioni per poterti dare una risposta più esaustiva sul tuo.
      A presto!
      Dorothy

      • Paola says:

        Hai risposto perfettamente al mio quesito che era proprio quello di capire se queste sostanze potessero avere un utilizzo diverso da quello “lavante”. Sono contenta di saperlo, perché i prodotti a cui accennavo sono proprio fra quelli un po’ più ricchi di sostanze funzionali. Confesso che a condizionare la mia percezione negativa è proprio stata la somma tensioattivi+schiuma (che mi faceva venire in mente con un po’ troppa insistenza certe tremende acque micellari che ho utilizzato in maniera impropria per anni) non tanto il prodotto in sé per sé. Adesso che so, il mio “orizzonte tonico” si allarga…Grazie ancora delle utilissime indicazioni!

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